top of page

Diagnostica e comunicazione, le stampe 3D e gli ologrammi migliorano la vita del paziente

All’Upmc Salvator Mundi International Hospital di Roma si stanno applicando nuove tecniche all'avanguardia

stampa 3d e ologrammi roma

La rappresentazione del reale a scopo di diagnosi e di trattamento medico è una delle più grandi sfide degli ultimi anni, ma l'abbinamento della tecnica olografica alla stampa 3D potrebbe essere la soluzione. Ne sono convinti presso l'Upmc Salvator Mundi International Hospital di Roma, dove l'equipe del dottor Giuseppe Cicero ha eseguito a ottobre per la prima volta in Italia un intervento odontoiatrico che qualcuno definirebbe 4.0.


La novità riguarda la possibilità di convertire tramite il software Verima di Witapp una comune Tac (tomografia assiale computerizzata) in un'immagine olografica e grazie all'estrapolazione dei dati ottenere un conversione in formato .stlper realizzare anche una stampa 3D. Il risultato è l'inaugurazione di una nuova frontiera diagnostica e di comunicazione con il paziente.


I vantaggi per il medico


Cicero spiega che la fruizione olografica, tramite occhiali e uno specifico telecomando, consente di estrapolare dal modello tridimensionale diversi elementi: la parte ossea, i denti, i vasi sanguigni e i nervi. In pratica è come compiere un viaggio 3D nel corpo umano con l'esatta proporzione e misure delle strutture.


Attraverso questa interfaccia ed il controllo del telecomando si può mettere in evidenza o escludere ogni elemento; si ha una rappresentazione digitale della struttura ossea all'interno di uno spazio fisico reale. Entrando all'interno di strutture anatomiche, con un innalzamento del tasso di successo delle terapie e una diminuzione di errori clinici intra-operatori.


Ovviamente questo approccio permette anche di valutare la fattibilità degli interventi simulando il posizionamento di ogni componente. È qualcosa che abbiamo già visto nei film di fantascienza, ma in questo caso l'applicazione è reale e ampiamente oltre la fase di sperimentazione.


In parole povere secondo il medico, si possono migliorare la qualità delle diagnosi e la personalizzazione delle terapie.


Il paziente può comprendere più facilmente


I pazienti che stanno sperimentando questo nuovo approccio inizialmente è probabile che rimangano stupiti. In effetti tutto inizia con l'invio della propria Tac al reparto, dopodiché al primo appuntamento lo specialista mostra la stampa 3D e le immagini olografiche per far capire quali saranno le migliori strategie di intervento. Il paziente può comprendere più facilmente che cosa si può fare e cosa eventualmente sarebbe il caso evitare seduto sulla poltrona.In effetti negli anni i pazienti sono diventati sempre più (apparentemente) informati e il professionista è quasi costretto a dover giustificare ogni sua diagnosi e azione.


L'analisi tattile dell'area dove si interverrà permette di creare trattamenti personalizzati direttamente sul modellino 3D. Siamo alla customizzazione dell'intervento con membrane di biomateriali. E si fa prima con largo anticipo evitando sorprese durante l'operazione.


Applicazioni in ogni ambito


Il servizio è attivo presso l'ospedale di Roma, dove il sistema Verima (software di imagining sanitario, ndr) è utilizzato principalmente come supporto alla chirurgia ortopedica. L'impiego odontoiatrico è quindi una novità, ma ci sono già altre aree interessate. In fase di valutazione c'è anche un suo utilizzo come strumento-guida nelle procedure di neuroradiologia interventistica per il trattamento di patologie della colonna vertebrale. Rappresenterebbe un'importante innovazione, trattandosi di mini-invasivi con approccio percutaneo, si raggiunge cioè la zona di intervento dall'esterno, senza creazione di una breccia chirurgica, grazie all’utilizzo di speciali aghi che penetrano nel corpo attraverso la cute.


Si prospetta la possibilità di ridurre la porzione di tessuto sano che normalmente rimossa durante l'asportazione di massa tumorale nel polmone e nel fegato. Vizzini è convinto che il sistema Verima "possa comportare un miglioramento della qualità delle cure in condizioni di emergenza clinica" quando c'è bisogno di un consulto a distanza. Si pensi, per esempio, alle situazioni in cui un medico senza competenze ultra-specialistiche ha bisogno di un parere relativo a un paziente degente in un ospedale o in un pronto soccorso.


Gli sviluppi futuri


La prospettiva di questa tecnologia innovativa è di essere abbinata, nell'utilizzo clinico, ai sistemi di robotica chirurgica ed in generale interventistica. Si parla di migliorare e perfezionare ulteriormente le informazioni disponibili che alimentano i sistemi computerizzati attualmente utilizzati in questo ambito, e che si basano su immagini Tac o di risonanza magnetica nucleare. Poi c'è anche un tema di innovazione "culturale": il coinvolgimento sempre più attivo del paziente nel suo piano di cura e nella valutazione dei risultati della cura stessa.


Comments


bottom of page