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L'EMICRANIA IN TENERA ETÀ, UN PROBLEMA IN AUMENTO

I sintomi e disagi con le restrizioni hanno avuto una crescita nella vita dei più giovani.















L'emicrania non è più un problema solo della vita degli adulti, sempre più bambini ne hanno iniziato a soffrire; colpisce l'11% in età scolare e interessa almeno un adolescente su quattro con frequenza.

Nei giovani, come hanno evidenziato medici ed esperti, le numerose problematiche alla vita quotidiana indotti dalla malattia sono aumentati nell’ultimo anno, a causa della pandemia e dei lockdown.


Se durante la prima ondata non c'è stata un'evidenza del problema perché lo stress è andato a calare per la messa in pausa di tutte le attività quotidiane, con il secondo turno di chiusura, ma con la ripresa delle attività scolastiche, spesso la mole di lavoro è raddoppiata e la valvola di sfogo sociale veniva meno. Questo ha causato ansia e stress tali da portare allo svilupparsi del mal di testa o ad un aumento di esso.


Come sappiamo esistono diversi tipi di emicrania e quella “con aura” è una patologia fortemente debilitante anche per i bimbi e gli adolescenti, e i sintomi possono compromettere lo studio, il gioco o lo sport. L’emicrania nei giovani presenta però delle caratteristiche cliniche differenti rispetto all’adulto poiché si caratterizza per una minore durata dell’attacco, dolore meno severo, migliore risposta ad analgesico e una maggiore tendenza alla remissione spontanea.


Una recente ricerca sull’emicrania con aura nella popolazione pediatrica, condotta in Italia dall'Università Campus Bio-medico di Roma e pubblicata su International Journal of Neurology and Brain Disorders, mostra che è possibile trattare questa condizione anche con l’aiuto di un nutraceutico. Lo studio ha coinvolto una popolazione pediatrica, con un’età media di 10 anni, trattata con il nutraceutico Aurastop che si basa su due estratti vegetali più l’aggiunta di magnesio.


Questo nutraceutico ha già dimostrato la sua utilità nei pazienti adulti e alcuni studi hanno evidenziato esiti positivi anche nei bambini. In questo nuovo studio sono stati ottenuti ottimi risultati dopo soli tre mesi di trattamento con la doppia assunzione quotidiana: si sono riscontrati una riduzione dei giorni di cefalea e una significativa diminuzione dell’intensità del dolore. Ben il 75% dei giovani pazienti, inoltre, ha segnalato un miglioramento della disabilità legata al mal di testa.


Le terapie naturali prevedono una più facile prescrivibilità, sono solitamente più tollerate ed accettate e riducono l’uso cronico di farmaci. I nutraceutici possono rappresentare una valida terapia per la cura di alcune malattie neurologiche infantili.


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